C.S.A. Magazzino 47

13/12 MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA

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BRESCIA SCHIFA I FASCISTI. ORA E SEMPRE!

Annunciano per il 13 dicembre una parata razzista a Brescia. Sono i vari gruppuscoli fascisti, che arriveranno in gran parte da altre città per propagandare la “remigrazione”, una parola truccata per far sembrare plausibile ciò che resta inaccettabile: la deportazione di massa delle persone immigrate, da cacciare – dicono – perché inquinano la “razza” e l’“etnia” superiore, quella bianca.

Con chi pensa e dice queste idiozie ripugnanti non c’è niente da discutere: i fascisti vanno isolati. Sono loro che devono remigrare, nelle fogne della storia.
Come sempre, i fascisti che si dicono “contro il sistema” sono forti con i deboli e deboli con i forti. Sono al servizio del potere per distogliere l’attenzione dai problemi reali.
Mentre rilanciano l’allarme immigrazione per ottenere leggi ancora più discriminatorie contro le persone razzializzate, sono ascoltati e protetti proprio da chi intanto diffonde insicurezza sociale vera: il governo Meloni, che con una manovra finanziaria per il riarmo e la guerra colpisce i redditi da lavoro e acuisce il degrado di sanità e scuola pubbliche.
Regala miliardi ai padroni della grande industria, dei fondi finanziari e delle banche, in un paese con livelli
di disuguaglianza e sofferenza sociale ai massimi storici, dove milioni di persone sono povere lavorando, con impieghi precari, pesanti, troppo spesso mortali, con salari da fame che restano fermi mentre i prezzi aumentano.
Priorità di Meloni e della sua squadra è soddisfare – persino più dei governi precedenti – la voracità insaziabile delle oligarchie del capitalismo reale, la loro indole predatoria senza limiti.
A buttare miliardi in armi e a volerci arruolare in guerra sono i complici di Israele e dei suoi crimini in Palestina.
È la versione italiana della classe politica ed economica globale che espande a macchia d’olio conflitti bellici contro i civili per imporre colonialismo, rapina delle risorse naturali, sfruttamento dell’umano e del pianeta in nome del profitto.
La logica della guerra esige anche qui obbedienza e irrigidimento delle gerarchie sociali, contro la società democratica.
Si accelera l’accentramento dei poteri istituzionali nel governo, che intanto comprime la libertà di dissentire e lottare. Esige conformismo nelle scuole e università. Promuove il consolidamento dell’ordine patriarcale dei ruoli di genere. Nega l’esistenza stessa della crisi ecologica mondiale. E criminalizza le persone migranti, la libertà di movimento, il soccorso in mare.
È dentro questa melma, emanata dall’alto, di nazionalismo ultraconservatore, classista e suprematista che rispuntano pure i fascisti dichiarati.
Inaccettabile è tutto questo, altro che le persone immigrate!
La nostra sicurezza sono i diritti sociali e un reddito degno, non il razzismo e i carri armati.
La diversità è ricchezza, non disordine.
Boicottare il genocidio, Palestina libera! read more

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🇵🇸NUOVO ORDINE DI GAZA COLA A BRESCIA

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Riapre l’ordine di acquisto solidale della Gaza Cola, in versione original o zero.

Dallo scorso ordine abbiamo raccolto 8.805 euro devoluti alla campagna S.O.S. Gaza che contribuisce a progetti di comunità nella Striscia: distribuzione alimentare, di acqua potabile, di beni di prima necessità e farmaci; di supporto logistico, psicologico, didattico e ludico; di cash assistance e tanto tanto altro.

La Gaza Cola nasce nel 2023 dall’idea dell’attivista palestinese Osama Qashoo, della Palestine House di Londra. Ogni lattina rappresenta un simbolo di resistenza e un atto di consumo consapevole: il ricavato delle vendite viene destinato alla ricostruzione dell’ospedale Al Karama a Gaza, trasformando una semplice scelta quotidiana in un gesto concreto di solidarietà. Un’alternativa alla celebre bevanda della Cola-Cola, multinazionale complice del genocidio che trae profitto anche dai suoi insediamenti industriali nei territori occupati. read more

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BRESCIA: PERQUISIZIONI DI POLIZIA A STUDENTI E STUDENTESSE PER LO SCIOPERO GENERALE “BLOCCHIAMO TUTTO” DEL 22 SETTEMBRE

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All’alba di domenica 28 settembre 2025 la Polizia – agenti della digos – si è presentata a casa di alcuni giovani studenti e studentesse (numeri in aggiornamento), delle scuole superiori e dell’università, per effettuare perquisizioni. Ovviamente, oltre ad alcuni vestiti, non hanno sequestrato nulla perché non c’era nulla da sequestrare. Ad ora, sono stati notificati avvisi orali del Questore Sartori e DASPO “fuori contesto” (sì, il divieto di partecipare a manifestazioni sportive).
Nel mirino della repressione c’è la grande giornata di mobilitazione e sciopero generale per la Palestina, contro il genocidio e l’occupazione per mano israeliana e a sostegno della Global Sumud Flotilla dello scorso 22 settembre 2025. A Brescia, come in tutta Italia, durante lo sciopero generale sono scese in strada molte migliaia di persone, e vi sono rimaste per tutto il giorno, con due cortei – uno la mattina, l’altro la sera – che hanno superato le diecimila presenze ognuno e hanno paralizzato il traffico cittadino. Seguendo la caratterizzazione della giornata di sciopero generale a livello nazionale, dietro lo slogan “Blocchiamo tutto” la testa del corteo serale aveva provato a raggiungere i binari della Stazione Fs deviando da Piazza Repubblica. Sulla sua strada, però, aveva trovato un imponente schieramento di polizia in assetto antisommossa.
Il risultato sono state diverse cariche molto violente, che hanno provocato circa una ventina di feriti e contusi, la maggior parte giovanissimi, alcuni dei quali hanno dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere.
I celerini hanno colpito, rigorosamente al volto e in testa, con particolare violenza, persone anche molto giovani. La polizia ha poi attaccato il corteo più volte con una quantità sproporzionata di gas lacrimogeni. read more

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COMPLICI E SOLIDALI CON IL LEONCAVALLO – GIÙ LE MANI DAGLI SPAZI SOCIALI

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È un atto infame e vigliacco quello compiuto il 21 agosto a Milano. È qualcosa di inatteso, ma che non ci sorprendente sapendo chi c’è al governo.
È la conferma che chi oggi occupa le stanze del potere è persino peggio di chi c’era prima.
La legalità di cui parlano non è altro che repressione, funzionale a garantire i privilegi economici e sociali sempre più smisurati di una ristretta élite.
È l’ennesimo segnale che anche in Italia è in corso la costruzione di un regime di guerra nel quale si vogliono ridurre sempre più gli spazi per praticare dissenso e una democrazia dal basso non solo formale.
A mostrarsi come paladini della legalità sgomberando il Leoncavallo sono i complici del genocidio in Palestina, sono quelli che impediscono il soccorso in mare alle persone migranti, sono quelli che dirottano verso la guerra e la corsa agli armamenti i soldi necessari per la spesa sociale, per il reddito, per la sanità pubblica, l’istruzione, il diritto alla casa, per i trasporti pubblici decenti e accessibili.
La loro logica e i loro obiettivi sono fin troppo chiari. Pensano di intimidirci e ridurci al silenzio. Ma di fronte ai loro tentativi di dividerci, siamo e saremo in tant* e continueremo, giorno dopo giorno, a immaginare e costruire un altro mondo: più giusto, più solidale, più libero.
Perché per noi, come per moltissime persone e ampi settori della società, non si tratta solo di resistere, ma di esistere! E insieme daremo forma concreta a un’alternativa possibile. read more

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28 MAGGIO 1974 – 2025 | 51° anniversario della Strage di Piazza della Loggia

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28 MAGGIO 2025

RESISTENZA CONTRO LE GUERRE, IL GENOCIDIO E IL DL SICUREZZA

Il 28 maggio 1974, durante una manifestazione antifascista in piazza della Loggia, una bomba uccise otto lavoratrici e lavoratori e ne ferì oltre cento. Dopo 51 anni di indagini e vicende giudiziarie è stato accertato che l’attentato fu opera di militanti fascisti di Ordine Nuovo che intrattenevano relazioni con la politica istituzionale tramite il Movimento Sociale Italiano e con apparati militari e d’intelligence italiani e statunitensi. Quest’anno il Tribunale dei minori di Brescia ha condannato all’ergastolo il fascista veronese Marco Toffaloni, individuato come uno degli esecutori materiali della Strage. Al tribunale ordinario di Brescia, sempre nell’ambito del filone processuale che indaga i legami tra i neofascisti di Ordine Nuovo e il comando NATO di Verona, è in corso il processo a un altro fascista veronese, Roberto Zorzi.  read more

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