Magazzino 47

25 APRILE 2025: 80° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE 

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Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo scenderemo in piazza contro le guerre, il riarmo e lo sfruttamento dietro lo slogan: “Resistenza contro le guerre, il genocidio e il dl sicurezza”

In un momento storico in cui, sul piano globale, assistiamo ad un’avanzata sempre più violenta dell’estrema destra, che nel nostro Paese è erede degli stessi fascisti combattuti e sconfitti dalla Resistenza partigiana 80 anni fa, non possiamo permetterci di lasciare questa data alla narrazione istituzionale, pacificata e asettica. read more

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RESISTENZA CONTRO LE GUERRE, IL GENOCIDIO E IL DL SICUREZZA

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Brescia – 25 aprile, 1 e 28 maggio

Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo scenderemo in piazza contro le guerre, il riarmo e lo sfruttamento dietro lo slogan: “Resistenza contro le guerre, il genocidio e il dl sicurezza”.

Contro la distruzione e la miseria imposte dal sistema capitalista, vogliamo un mondo dove sia difesa l’autodeterminazione dei popoli e promossa la convivenza pacifica, nel quale i prodotti del lavoro collettivo siano divisi per soddisfare i bisogni delle persone e garantire una vita degna a tutte e tutti, mantenendo un rapporto di equilibrio con il pianeta. read more

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Contro il Decreto sicurezza, no al “golpe burocratico” del governo Meloni

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🔴 Il Governo Meloni ha preso la scorciatoia per rendere legge il ddl Sicurezza: il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per bypassare l’iter parlamentare.
Attraverso una procedura d’emergenza, diventa legge una vera e propria dichiarazione di guerra al dissenso e al conflitto sociale in Italia.

Invece di garantire la sicurezza sociale ed economica delle persone, il governo ha deciso di percorrere la via autoritaria e repressiva, trasformando l’emergenza sociale in un problema di ordine pubblico. La scelta del “golpe burocratico” tramite decreto-legge si inserisce in questa logica: la priorità del governo Meloni, in un contesto dominato da venti di guerra e perenne crisi economica, è di ristabilire l’autorità di uno Stato forte, pronto a punire e reprimere qualsiasi insubordinazione. La criminalizzazione dei più poveri, dei migranti, dei movimenti sociali, di chi occupa una casa per necessità fa parte dell’arsenale che la destra – passata dalla propaganda al potere legislativo – usa per instillare paura e divisioni nella società. read more

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NO DDL SICUREZZA, PER UNA CITTÀ VIVA E PARTECIPATA

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SABATO 22 FEBBRAIO: NO DDL SICUREZZA, PER UNA CITTÀ VIVA E PARTECIPATA. ORE 15.30 IN PIAZZA DELLA LOGGIA!

La Questura di Brescia ha prescritto all’ASSEMBLEA NO DDL SICUREZZA che il concentramento per la manifestazione di sabato 22 febbraio, indetto da oltre quaranta realtà sociali, politiche e di base di Brescia e provincia, non possa tenersi in Piazza della Loggia.

La motivazione ufficiale della Questura chiama in causa direttamente il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e la Giunta Comunale (“deliberazione del 28 febbraio 2024”), che hanno deciso di destinare “Piazza Loggia alle esclusive celebrazioni e commemorazioni di carattere istituzionale… come precisato dai rappresentati del comune di Brescia”. read more

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Non è sicurezza, è repressione! No al ddl 1660, no alle zone rosse

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Lo chiamano DDL “sicurezza”. È il disegno di legge che il governo ha portato in parlamento per trasformare in reato penale e sovversione da reprimere le battaglie civili e le lotte sociali, il dissenso e la stessa libertà di manifestare.
Il DDL “sicurezza” impatta le nostre vite cambiando in senso autoritario il rapporto tra cittadine/i e potere istituzionale. Colpisce chi difende il diritto all’abitare e chi lotta per la giustizia climatica. Attacca chi sciopera nel lavoro, chi si mobilita nelle scuole e università. Criminalizza le persone marginalizzate. Inasprisce il razzismo istituzionale verso le persone migranti, per le quali, fra l’altro, l’ottenimento e il rinnovo dei permessi di soggiorno sono già ora sempre più difficili, anche a Brescia.
Il suo impianto reazionario si combina anche con l’idea governativa di restaurare l’ordine tradizionale dei ruoli di genere, di comprimere l’autodeterminazione delle donne e delle soggettività non conformi, la libertà di scelta sul proprio corpo.
Non è la società quel che il DDL vuole mettere al sicuro, ma le sue ingiustizie, lo sfruttamento, il razzismo, il patriarcato. La società il DDL mira invece a disgregarla, inventando nemici pubblici per non dare risposta ai problemi concreti e comuni ad ampi settori della popolazione: casa, crisi aziendali, salari e inflazione, precarietà, emergenza climatica, violenza patriarcale. La guerra e i suoi costi umani, sociali e ambientali, che in Palestina ammontano al genocidio compiuto da Israele con la complicità dell’Occidente. read more

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